SCAMBIO INTERCULTURALE "HAND IN HAND WITH ART, MUSIC AND DANCE"
A pochi passi da Lecce, nella suggestiva Masseria Ospitale, trenta ragazzi provenienti da Italia, Polonia e Turchia sono stati i protagonisti dello scambio interculturale “Hand in hand with art, music and dance” svoltosi dal 14 al 23 maggio 2017. Il progetto, organizzato dall’associazione VulcanicaMente e finanziato dal programma europeo Erasmus+, è stato incentrato sul raggiungimento della pace interiore ed esteriore attraverso l’utilizzo di varie forme artistiche, quali pittura, decoupage, musica e danza.
Grazie alla prolifica collaborazione tra il partner turco e polacco, VulcanicaMente e il suo team di youth worker e volontarie europee ha portato a termine con successo l’intensa settimana di attività. I trenta partecipanti, tutti di età compresa fra i 18 e i 25 anni, insieme ai loro group leader hanno esplorato la tematica del progetto imparando attraverso metodi di educazione non formale, ovvero apprendendo in maniera dinamica, con workshop, team building e roleplay. L’educazione non formale permette di apprendere in un contesto più libero di peer-to-peer learning dove tutti i partecipanti sono |
protagonisti, in un processo orizzontale. In particolare in questo ambiente internazionale, l’inglese ha giocato un ruolo principale nella comunicazione fra i partecipanti, in quanto lingua franca a livello europeo e non solo.
La pace, grande obiettivo di tutto il mondo è stata protagonista, dove i ragazzi hanno avuto modo di confrontarsi e discutere su come sia possibile raggiungerla a livello di individuo e società.
Per un obiettivo così nobile il progetto ha seguito un programma stimolante e interattivo che gradualmente ha creato giorno per giorno l’ambiente giusto per la condivisione. Difatti, i primi due giorni sono serviti per introdurre il programma e far conoscere il gruppo di partecipanti mettendoli a loro agio.
La pace, grande obiettivo di tutto il mondo è stata protagonista, dove i ragazzi hanno avuto modo di confrontarsi e discutere su come sia possibile raggiungerla a livello di individuo e società.
Per un obiettivo così nobile il progetto ha seguito un programma stimolante e interattivo che gradualmente ha creato giorno per giorno l’ambiente giusto per la condivisione. Difatti, i primi due giorni sono serviti per introdurre il programma e far conoscere il gruppo di partecipanti mettendoli a loro agio.
A seguire, i ragazzi hanno agito in maniera interattiva nelle attività diventando i protagonisti assoluti dello scambio scoprendo nuovi mezzi per diffondere e raggiungere la pace. E quali mezzi migliori, se non quelli dell’arte, della musica e della danza? Liberare la creatività, cantare inni universali alla pace in varie lingue e danzare all’unisono con gli occhi bendati seguendo il proprio istinto. Tutte queste piccole cose che hanno portato al raggiungimento di un’atmosfera di gruppo speciale che ha avuto un impatto sulle vite dei giovani partecipanti regalandogli un pizzico di pace in più.
In tutto questo, questi piccoli “peace sharers” hanno avuto anche l’occasione di creare qualcosa in maniera attiva, con una marcia pacifica nel parco di Rauccio, assaporando la natura e apprezzandone la pace e la serenità, per poi culminare in una nuotata nell’azzurro mare del Salento.
In tutto questo, questi piccoli “peace sharers” hanno avuto anche l’occasione di creare qualcosa in maniera attiva, con una marcia pacifica nel parco di Rauccio, assaporando la natura e apprezzandone la pace e la serenità, per poi culminare in una nuotata nell’azzurro mare del Salento.
In questa maniera i trenta ragazzi da Turchia, Polonia e Italia sono diventati amici creando speranza per una giovane generazione europea che non coltiva l’odio e la paura, ma un mondo migliore di pace e solidarietà.
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